Nel fusto delle piante grasse si accumulano grandi riserve d’acqua: possono esserci fino a 5.000 litri d’acqua in un cactus gigante!

Quest’acqua evapora solo in minima parte; infatti è trattenuta con forza dalle mucillagini di cui sono piene le cellule. Inoltre la cuticola che riveste la pianta è molto spessa e non permette l’evaporazione.

Alcuni tipi di piante grasse hanno pieghe afflosciate durante i periodi di siccità; quando piove però si gonfiano e si distendono come una fisarmonica!

Per ridurre al minimo la traspirazione, le foglie di queste piante sono trasformate in spine e la loro forma è più o meno arrotondata o perfino sferica per limitare la traspirazione.

Le piante che vivono nei deserti hanno in genere dei particolari meccanismi fisiologici: riescono a fare la fotosintesi tenendo gli stomi (sono piccole aperture per gli scambi gassosi) aperti solo durante la notte, quando l’evaporazione dell’acqua è minima.

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Questo argomento viene trattato nella sezione sugli ecosistemi terrestri; cliccando sui deserti si passa poi alla vita e agli adattamenti della vegetazione ai climi desertici. Altri aspetti sono:
– lo sviluppo di radici superficiali o profonde;
– le piante effimere, che si sviluppano solo quando piove.

Naturalmente non manca la sezione dedicata agli adattamenti degli animali.