Un mondo di natura sul nostro Pianeta

Categoria: Attività

Come orientarsi in un bosco senza bussola e… senza gps!

Per orientarsi in un bosco in generale sarà sufficiente avere un cellulare con gps e troverete subito la vostra posizione sulla mappa… ma se non ci fosse campo?

Se avete una cartina e una bussola, il gioco è fatto. Altrimenti, dovete affidarvi ai vostri sensi e alla memoria: cercate innanzitutto dei punti di riferimento.

Camminare in tondo: un bel problema!

Spesso si tende a camminare in tondo, perché si fanno passi più lunghi con una gamba. Provate a camminare diritti in un luogo aperto: vedrete che molto spesso tenderete a spostarvi verso destra!

Ritornare sui propri passi

Se pensate di ritornare facendo lo stesso percorso, voltatevi spesso per memorizzare il sentiero: osservate i punti caratteristici e dopo averli superati voltatevi a guardare come si presenteranno al ritorno. Durante le osservazioni tenete conto che le ombre della mattina sono diverse da quelle della sera.
Segnate i vostri cambiamenti di direzione posizionando dei sassi in vista sul percorso.

Messaggi del vento

Prestate attenzione al vento: se conoscete i venti dominanti della regione e le loro caratteristiche, potete capire da che parte arriva: se ad esempio c’è scirocco, arriverà da sud-est.

Ascoltare suoni e profumi

Ascoltate i suoni, potreste sentire l’acqua che scorre, dei muggiti, le campane, il passaggio delle automobili… A volte potete avere indicazioni anche dai profumi, come la resina degli alberi, i fiori del prato, la brezza del mare…

Muschio = Nord?

Avrete anche sentito dire che è possibile orientarsi con il muschio degli alberi: infatti in un albero isolato il muschio ricopre la base dell’albero soprattutto dalla parte rivolta a nord, perché più fresca e ombreggiata: questo in genere non vale all’interno di un bosco, dove c’è comunque ombra dappertutto. E’ un sistema che può trarre in inganno, su cui non fare troppo affidamento!
Di giorno poi possiamo orientarci con il sole, di notte con la luna e le stelle, ma questo lo tratterò in un altro articolo!

Incontri particolari!

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Attenzione agli incontri particolari: tenete sempre occhi e orecchie ben aperti perché se siete sulle Alpi centrali e orientali, ma anche sulle Prealpi, potreste imbattervi nell’orso bruno! Intorno al parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise potreste incontrare l’orso bruno marsicano.
Sugli Appennini, sulle Alpi, in Lazio e in Toscana potreste incrociare i lupi.

Birdwatching: osserva gli uccelli della tua città!

L’osservazione degli uccelli sembra un’impresa riservata a pochi esperti, ma non è così!

Non è necessario andare in luoghi disabitati, o in lontane foreste: possiamo incontrare gli amici pennuti anche fuori da casa nostra, sia che viviamo in paese che in città, nei parchi cittadini e nelle strade di campagna.

Anche in un ambiente molto antropizzato ci possono essere habitat diversi, che diventano un richiamo per diverse specie di uccelli.

Quali sono le specie frequentano la vostra zona?

Per scoprirlo, potete usare delle guide specializzate, oppure osservare voi stessi e poi cercare informazioni, ad esempio su Internet: non serve essere dei professionisti! Già nel giardino sotto casa potrete imparare a distinguere i merli, i passeri, i fringuelli, le cornacchie, le tortore, i piccioni, i pettirossi e tanti altri… osservarli nei loro comportamenti, ascoltare i loro versi.

E’ anche una questione di abitudine

Camminando lungo un sentiero, ad esempio, potreste sentire improvvisamente un fruscio, un verso, osservare un movimento… e scrutando tra le fronde degli alberi individuare quell’animaletto che ci sta spiando dall’alto…

Come riconoscerli?

Ecco allora alcuni consigli per riconoscere di che specie di uccelli si tratta.

Dovete individuare i segni caratteristici, come le dimensioni: è più grande o più piccolo di un piccione? di un merlo? di un passero?

Ha un corpo tondeggiante o affusolato? Ha le ali lunghe e appuntite o arrotondate? Memorizzate anche la forma del becco e della coda, e osservate bene i colori del piumaggio.

Ballerina bianca
Ballerina bianca

Elementi di riconoscimento importanti sono anche i movimenti e il comportamento. Una ballerina bianca è ben riconoscibile per il movimento della coda su e giù (da qui il nome di ballerina…).

E’ un uccello che si arrampica lungo i tronchi degli alberi? Magari anche scendendo a testa in giù? Becca il cibo sul terreno, saltella o passeggia?

Germano reale
Germano reale

Per gli uccelli acquatici, osservate sempre se si tuffa completamente in acqua o se spinge nell’acqua solo la testa e parte del corpo: è la differenza ad esempio tra anatre tuffatrici e anatre di superficie.

Altre cose importanti da osservare sono il tipo di volo, i versi e il canto; annotatevi gli orari in cui osservate gli uccelli, potreste ritrovare la stessa specie in ore diverse e sorprendervi a sentire il loro canto diverso: molti uccelli all’alba emettono un canto molto lungo e vario, mentre durante la giornata si limitano ad emettere versi di richiamo.

Segnatevi inoltre l’habitat in cui fate l’avvistamento, gli uccelli vi sono molto legati. E segnate la data! Ci sono uccelli che restano nella vostra zona tutto l’anno, altri preferiranno svernare altrove, altri saranno di passaggio solo durante le migrazioni.

Avete mai provato a fare birdwatching? Sapete riconoscere almeno 10 tipi di uccelli diversi? Pensateci!

Vi state chiedendo perché farlo? Guardate questo simpatico video: “I 10 buoni motivi Birdwatching”.

Salviamo le farfalle: al via il progetto di citizen science

La campagna “Salviamo le farfalle” di Friend of the Earth è un censimento globale delle farfalle: mandiamo le nostre foto!

La varietà degli animali e delle piante, degli habitat e la loro interazione costituiscono la base della vita nella nostra società. Purtroppo, come sappiamo, la biodiversità oggi è sempre più sotto pressione. Ma noi cosa possiamo fare?

Friend of the Earth, organizzazione per la certificazione internazionale per l’agricoltura e l’allevamento sostenibili, ha lanciato la grande campagna “Salviamo le Farfalle”. È un progetto di censimento globale delle farfalle per promuovere la loro conservazione attraverso il contributo di tutti. Ecco come:

Salviamo le farfalle: la campagna di Friend of the Earth

Scatta una foto ravvicinata della farfalla, evitando di disturbarla, e inviala tramite WhatsApp +39 3512522520, oppure tramite mail a communications@friendoftheearth.org, insieme alle tue coordinate di posizione. Friend of the Earth ti farà conoscere il nome della specie e le informazioni verranno archiviate su una mappa interattiva.

Le informazioni aiuteranno a produrre statistiche per implementare le migliori misure di conservazione.

Ogni mese Friend of the Earth premierà colui che avrà inviato il maggior numero di fotografie.

Farfalle: sentinelle dell’ambiente

Preziosi e principali impollinatori, le farfalle, insieme alle api, sono insetti che rivestono un’importanza fondamentale per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi naturali. Purtroppo la sopravvivenza di queste splendide creature è oggi fortemente minacciata. 

Le farfalle sono importanti indicatori della salute dell’ambiente: sono molto sensibili alle conseguenze dei cambiamenti climatici (specialmente per quanto riguarda i periodi di fioritura delle piante e di conseguenza la disponibilità di nettare), e risentono dell’uso dei pesticidi in agricoltura. 

Soprattutto le specie rare e specializzate soffrono per la continua perdita del loro habitat. D’altra parte, stanno avanzando le specie generaliste e quelle che traggono vantaggi dal clima che cambia.

Il rischio di estinzione

Le farfalle e le falene sono un gruppo molto diversificato di insetti appartenenti all’ordine dei Lepidotteri e comprendono oltre 250.000 specie. 

Conosciamo lo stato di appena l’1% di tutte queste specie, ma la maggior parte di esse è in costante rischio di estinzione. Tra le diverse cause, la sottrazione ed il degrado degli habitat naturali, l’uso di pesticidi, il cambiamento climatico. 

Un recente studio dimostra che le popolazioni di farfalle si sono dimezzate solo negli ultimi 10 anni. In 20 anni, la popolazione della farfalla Monarca negli Stati Uniti occidentale è diminuita addirittura del 99,4%.

Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), l‘Italia è il Paese europeo che annovera la maggiore varietà di farfalle, circa il 60% sul totale delle specie presenti nel continente. Alcune specie, come in Sardegna e nel parco nazionale Arcipelago Toscano, sono endemiche, ossia vivono esclusivamente in un certo territorio.

Il progetto di ripopolamento

Friend of the Earth, promuovendo prodotti da agricoltura sostenibile, contribuisce a proteggere gli habitat critici delle farfalle. Inoltre, con la collaborazione scientifica dell‘Associazione Polyxena, ha avviato il progetto di ripopolamento di specie in pericolo “Salviamo le farfalle d’Italia”, con la finalità di proteggere alcune specie di farfalle vulnerabili tramite la loro riproduzione ex-situ in modo da favorirne le possibilità di sopravvivenza e la reintroduzione in natura in aree adatte alle loro esigenze. 

Le specie sono ospitate presso Farfalia, la Casa delle Farfalle situata all‘interno del giardino botanico “Lama degli ulivi” a Monopoli (Bari). 

Qui si svolge l‘intero ciclo, dal deposito delle uova sulle piante al primo battito delle ali e al conseguente rilascio in natura. Ad oggi, sono state ospitate circa 27 specie diverse di farfalle, a differenti stadi di sviluppo, tra cui Zerynthia cassandra, Melanargia arge, Hipparchia sborodonii e Charaxes jasius.

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